Sebbene non esista più il vecchio saggio – inteso come depositario di conoscenze da trasmettere – è tuttavia possibile ravvisare nel percorso d’invecchiamento qualche capacità personale che si può definire saggezza.
Una siffatta capacità si realizza anzitutto quando “l’anziano” si sottrae alla categoria medico-sociologica, e si pensa in quanto persona; e quando, in seguito alle inevitabili perdite, riesce a riorganizzarsi e guardare avanti.
Ai fini di questa competenza vengono presi in considerazione alcuni concetti quali soddisfazione, desiderio, scambio generazionale, volti non solo a vivere il meglio di sé, ma anche a tramandare qualcosa di sé.
